La cappella rupestre di Ellesiya

Cliente: Museo Egizio di Torino

Anno: 2024

Categoria:3D, Motion Graphics, Videomapping


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Abbiamo realizzato, in collaborazione con Riccardo Covino (Arca Studios ), il video mapping per il riallestimento della Cappella rupestre di Ellesiya inaugurata in occasione del bicentenario del Museo Egizio di Torino.

L’idea di un video mapping su manufatti storici è già stata sperimentata con successo in molti musei e realtà culturali ma la proposta che ci viene fatta dal gruppo di lavoro del Museo Egizio ha taglio nettamente diverso dalle video proiezioni esclusivamente emozionali: infatti vuole essere un video documentario che spieghi ai visitatori la storia antica del tempio, dalla sua realizzazione per ordine del faraone Tutmosi III e del motivo per cui, dal 1968, si trova al Museo Egizio di Torino.
Il video deve quindi ripercorrere 3500 anni di storia raccontandone l’uso, i rilievi, il rapporto con le piene annuali del fiume Nilo fino all’ultima, avvenuta con la realizzazione della diga alta di Assuan.
Inoltre, fra le varie richieste che ci vengono fatte è quella di un video senza parlato. Senza parlato ma bilingue.

Il progetto si concretizza in un video-mapping-documentario, lungo poco più di 10 minuti, che copre tutta l’impervia superficie esterna del tempio a cui si aggiunge un pannello su cui vengono proiettati contenuti esclusivamente informativi.
La progettazione del video ha coinvolto tutte le nostre conoscenze: 3d, design, motion design, story-telling, strategie di comunicazione, tutte finalizzate a bilanciare l’esperienza del video, fra informazioni e parti più avvincenti.
La realizzazione è stata allo stesso modo sfidante: 46 scene composte di parti bidimensionali e tridimensionali si alternano andando a formare 4 video da 18000 fotogrammi ciascuno.

Tutto il lavoro, dalle prime immagini di demo al mapping finale, è stato realizzato grazie a 2 software liberi!

La conclusione del lavoro è in realtà un nuovo inizio per la cappella rupestre di Ellesiya: dopo la grande inaugurazione alla presenza delle più alte cariche dello Stato, il tempio è stato donato, come da accordi del 1966 con la Repubblica egiziana, al popolo italiano.
È quindi accessibile da un’entrata separata, trasparente, indipendente dal Museo Egizio; la visita è gratuita previa registrazione. Cosa aspettate?


Sound design
e audio quadrifonico a cura di Daria Baiocchi.

Con la preziosa collaborazione Alice Sedda e Thomas Gullotti.